MIGRANTI: SOUMAHORO (Porta voce CISPM e USB), 700 MORTI SONO UN CRIMINE E NON UNA TRAGEDIA

Roma -

“La notizia della morte di 700 migranti in seguito al capovolgimento della barca,  a circa 60 miglia delle coste libiche e a circa 120 miglia dall’Isola di Lampedusa (come riportano fonti di informazione maltesi) sulla quale viaggiavano è un vero crimine” questa la denuncia di Aboubakar Soumahoro dell’Esecutivo USB e Porta voce della Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISMP)

“Le misure di impoverimento di massa determinate dalle politiche del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Banca Mondiale (BM) insieme ai conflitti geo-politici dall’Africa al Medi oriente ci danno conferma di una guerra totale in corso. Una guerra che costringe le persone a fuggire per la salvaguardia della propria vita e della vita dei propri familiari” accusa Soumahoro

“Le dichiarazione di circostanza, privi di senso e di umanità, sono un vero atto di ipocrisia. Perché l’Unione Europea  da una parte è riuscita, in tempi immediati ad imporre le politiche di austerity alle popolazioni con risultati devastanti in termini di disoccupazioni in Europa e dall’altra, lascia morire nel Mediterraneo le persone. Senza parlare dei sopravissuti ai quali riserva la gabbia del Regolamento Dublino III” denuncia il porta voce della CISPM

“La Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISMP) ha dichiarato per il 22 maggio prossimo una giornata internazionale per il diritto all’asilo, per l’abrogazione del Regolamento Dublino III e per la libertà di lavoro e di residenza in Europa. Una giornata che sarà caratterizzata da manifestazioni ed iniziative varie in molti stati europei ed in Africa”. Conclude Soumahoro