A Torretta Antonacci lavoratori migranti in assemblea il 24 aprile alle 18, verso la manifestazione del 28 aprile a Roma
L’eventuale approvazione del DL Cutro e la conseguente abolizione della protezione speciale rischia di avere serie ripercussioni sul territorio pugliese: la mancata concessione e la revoca dei permessi di soggiorno si tradurrà in una migrazione nella migrazione, con decine di migliaia di migranti sparsi in tutt’Italia che - a causa della sopravvenuta irregolarità amministrativa - non avranno altra alternativa che finire nei ghetti del Foggiano.
L’esplosione demografica dei ghetti sarà l’unico effetto concreto perché la stragrande maggioranza dei richiedenti asilo non sono comunque espellibili per la mancanza degli accordi di riammissione con i paesi di origine: per loro l’emarginazione, lo sfruttamento e il caporalato delle campagne saranno l’unico appiglio a cui aggrapparsi per sopravvivere.
Anche i 110 milioni di euro stanziati dal PNRR per il superamento degli insediamenti rurali non serviranno a nulla perché i destinatari di questi progetti sono esclusivamente i lavoratori dotati di regolare permesso di soggiorno e contratto, che già sono una minoranza nei ghetti e ai quali il governo con questo provvedimento si appresta a revocare anche a loro i documenti, ricacciandoli nella marginalità e nell'invisibilità sociale.
Facciamo appello al Prefetto e ai parlamentari pugliesi perché tentino in tutti i modi di fermare questa follia istituzionale, questa bomba ad orologeria che il Parlamento si appresta a lanciare nelle campagne del Foggiano.
Da parte nostra lavoreremo in questi giorni per portare centinaia di braccianti foggiani il 28 aprile a Roma in occasione della manifestazione convocata davanti al Parlamento dalle realtà autorganizzate dei migranti per protestare contro questo provvedimento, prima che venga convertito in legge.
Unione Sindacale di Base Federazione di Foggia
USB Coordinamento Lavoro Agricolo