Al Circolo Agora' di Pisa, un'importante e partecipata iniziativa sulla questione Immigrazione.

Pisa -

Si è svolta mercoledì 11 Febbraio, presso il Circolo Agorà di Pisa, un'importante e partecipata iniziativa sulla questione Immigrazione.

L'iniziativa, promossa dallo Sportello Immigrati dell'Unione Sindacale di Base in collaborazione con L'associazione Africa Insieme, El Comedor Estudiantil “Giordano Liva” e il Progetto Rebeldia, ha voluto evidenziare la pericolosa deriva razzista alla quale la situazione di crisi attuale sta portando.

Si è parlato della gogna mediatica, vera e propria “arma di distrazione di massa”, messa in piedi da un certo modo di fare politica e informazione, che sposta il problema dell'impoverimento dei territori, e del disagio ad esso riferibile, unicamente sugli immigrati. Questa operazione viene messa a segno per evitare di parlare delle politiche di lacrime e sangue imposte dalle direttive Europee di austerity e dall'incapacità della politica nazionale e locale di tutelare i diritti fondamentali alla casa, al lavoro, alla salute.

Riteniamo:

che mettere in luce le dinamiche sottese alle varie scelte politiche della Giunta Filippeschi, sia un primo passo per poterne smascherare la dannosità, come nel caso dell'ordinanza anti-bivacco in cui per garantire la sicurezza in città si sottopongono solo gli immigrati a fermi e controlli dei documenti, in modo discriminatorio, e col preciso intento di generare allarmismo e distanza sociale tra le categorie più svantaggiate, lasciando peraltro inalterata l'emergenza sociale di fronte alla quale ci troviamo;

che le contrapposizioni tra i vari gruppi sociali vessati dalla crisi siano strumentali al mantenimento di questi livelli di sfruttamento e che sia necessario ricomporre un fronte comune, partecipando insieme alle lotte, per riconquistare i diritti che quotidianamente ci vengono negati;

che una campagna di informazione sui dati reali legati all'immigrazione sia un valido strumento per contrapporsi a questo tipo di deriva sociale che ci vuole mostrare l'immigrato come un nemico mentre non è che un potenziale prezioso alleato delle nostre rivendicazioni;

che non siano più accettabili le lacrime spese per le “tragedie del mare” veri e propri crimini compiuti scientemente ai danni di uomini donne e bambini, che tentano di percorrere vie di salvezza da guerre e contesti di oppressione, spesso foraggiati e sostenuti da questo polo imperialista europeo,s empre più nella direzione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e del benessere di pochi ai danni dei più.

La sala piena di mercoledì ci dice che è possibile tornare a pensare a mobilitazioni che vedono gli sfruttati della società uniti nella volontà di ridefinirne i rapporti di forza, riconquistandosi giustizia sociale e diritto a una vita dignitosa. E che è possibile farlo qui a Pisa, adesso.