CHIEDIAMO DIRITTI SINDACALI E SOCIALI!
LA REGIONE BASILICATA MANDA LE RUSPE PERCHÉ CI VUOLE SCHIAVI!
Siamo i braccianti agricoli che da anni continuano a raccogliere, nella Vulture-Alto Bradano, quei pomodori che arrivano, passando per i banchi dei supermercati, sulle vostre tavole. Dietro a questa filiera che finisce nei vostri piatti di pasta vi è la nostra fatica e il nostro sudore. Perché viviamo e lavoriamo in condizioni da neo-schiavitù nell'indifferenza politica della Regione Basilicata.
Per non essere continuamente sottoposti a questo sistema di sfruttamento costante, abbiamo deciso di organizzarci e lottare uniti per una paga dignitosa e condizioni abitative decorose. Siamo stati costretti a vivere, a Boreano in località Venosa, ghettizzati e in condizioni da modello apartheid. Vogliamo richiamare i datori di lavoro ad assumere le loro responsabilità in termini di trasporti e rispettare tutti le norme contrattuali.
Le nostre lotte hanno costretto le istituzioni locali, Comune di Venosa e Regione Basilicata, a sottoscrivere un accordo con noi in data 12 maggio 2016. L'accordo prevedeva tra i seguenti punti principali:
Una sistemazione abitativa per i braccianti stagionali, con l'apertura del Centro di accoglienza, garantendo i servizi indispensabili anche di tipo sanitario; l’attivazione di due presidi ambulatoriali con cadenza settimanale presso l'ospedale di Venosa e il Punto salute a Palazzo San Gervasio; la convocazione da parte della Regione Basilicata di un tavolo, con la partecipazione delle associazioni dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali, in merito al rispetto e all'applicazione delle normative sul lavoro sotto ogni profilo e per combattere la filiera dello sfruttamento; la Regione Basilicata si era impegnata a: a) garantire il trasporto dei braccianti, dai luoghi di abitazione ai luoghi di lavoro e verso il centro città; b) a trovare una sistemazione abitativa, entro la fine della campagna di raccolta, per i braccianti agricoli che vivono stabilmente a Venosa durante il periodo invernale.
Dopo la firma di questo accordo, è iniziata una vera caccia alle streghe da parte della Regione Basilicata in nome di una pseudo lotta al caporalato (sic!). In realtà si è voluto colpire scientificamente l'organizzazione dei braccianti dal punto di vista sindacale, senza intaccare minimamente il caporalato rappresentato dalla grande filiera dello sfruttamento organizzato ai danni dei nostri diritti sindacali e sociali! Cosi in data 28 luglio la Regione Basilicata insieme ai suoi paladini della legalità ci hanno mandato le ruspe della vergogna con deriva razzista!
NON CI FAREMO INTIMIDIRE DA NESSUNO E NON SAREMO I VOSTRI SCHIAVI!
MANIFESTAZIONE GIOVEDI 4 AGOSTO ORE 10.00
Aggiornamenti:
BRACCIANTI INCATENATI E INCONTRO IN REGIONE
4 agosto - Manifestazione dei braccianti agricoli contro la Regione Basilicata e per il rispetto dei diritti sindacali e sociali. Chi tocca uno di NOI TOCCA TUTTI! Avanti con l'organizzazione sindacale dei lavoratori indipendentemente dalla provenienza geografica! Verso lo sciopero generale!
Ore 11.45 - In corso l'incontro tra il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e la delegazione dei braccianti agricoli organizzati con l'USB.
Ore 15.35 - La giornata di lotta dei braccianti a Potenza, dopo le ruspe della vergogna, si è appena conclusa con la sigla di un accordo sindacale firmato tra l'USB e il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. In allegato l'accordo.
La lotta paga e noi vigileremo sempre!