CONTRO IL RAZZISMO DI STATO DEL GOVERNO BERLUSCONI

Nazionale -

Norme così odiose e discriminatorie non possono passare sotto silenzio!

 

I contenuti del pacchetto sicurezza, che ora è all'esame del Senato, rappresentano un atto di vero razzismo istituzionale. Non altrimenti si può definire un disegno di legge che prevede:

 

-          una tassa di 200 euro per chi chiede il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno 

-          l'allungamento del periodo di permanenza nei centri di identificazione fino a 18 mesi, anche per i bambini ed i minori

-          l'arresto o la multa fino a 10.000 euro per chi entra irregolarmente in Italia

-          anni di carcere per l'immigrato espulso che venga trovato di  nuovo nel nostro paese

-          esami di conoscenza della lingua italiana per i nuovi ingressi

-          il permesso di soggiorno a “punti” per gli stranieri

A queste norme, già di per se stesse pesantissime, vanno aggiunte altre disposizioni quali l'obbligo per le agenzie di denunciare gli immigrati irregolari che spediscono soldi alle loro famiglie.

 

Ma neppure questo basta alle forze più xenofobe di questo governo; la Lega infatti è tornata alla carica con una serie di emendamenti con cui chiedono:

 

-          di bloccare per due anni i decreti flussi e la concessione di nuovi permessi di ingresso, vista la "crisi economica"

-          l'obbligo per i senza fissa dimora di dichiarare un domicilio pena il divieto di accesso ai servizi sociali, sanitari, ecc

-          l'obbligo per i medici di denunciare i pazienti extracomunitari irregolari;

-          il requisito di 10 anni di residenza per gli immigrati che vogliono partecipare ai bandi per le case popolari

-          l'arresto fino a 6 mesi e multe fino a 3.000 euro per chi circola con il volto coperto dal velo

-          prestazioni sanitarie a pagamento,anche quelle di pronto soccorso, per gli irregolari

Se a questo aggiungiamo la proposta della Ministra Gelmini di classi differenziali per i bambini ed i ragazzi che non superano il test di ammissione nelle scuole appare chiaro il proposito di questo Governo di marginalizzare e criminalizzare i migranti, senza distinzione di età o sesso, regolari e non.

 

E' ora che nelle città, nei luoghi di lavoro, i migranti riprendano in mano la lotta costruendo iniziative di mobilitazione, preparando una controffensiva che parta dai bisogni reali, casa, lavoro, insieme a tutti i lavoratori, ai precari, alle comunità e alle associazioni antirazziste per respingere il tentativo di far pagare ai più deboli, italiani ed immigrati, una crisi economica che sta devastando i rapporti sociali e per reclamare diritti e dignità.

 

DIRITTI E DIGNITA’ PER I LAVORATORI IMMIGRATI

 

Roma 17 novembre 2008                                                                                             RdBCUB Immigrati