DALLA SCHIAVITÙ DEL MERCATO ALLA CONQUISTA DELLA DIGNITÀ
Ripartire dalle richieste del movimento dei migranti
Intervengono:
* Il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero
* On. Tana De Zulueta (Verdi)
* On. Jacopo Venier (PdCI)
* Abousidik Soumahoro, responsabile Immigrazione Rdb-CUB
In questi anni si sono svolte tante mobilitazioni ed iniziative di lotta per denunciare e richiedere l’abrogazione delle leggi italiane alla base della vergognosa e drammatica situazione in cui versano gli immigrati nel nostro paese. In particolare la Legge Turco-Napolitano, e a seguire la Bossi–Fini, hanno rappresentato e rappresentano la negazione di diritti basilari. Queste norme "speciali", insieme alle riforme del mercato del lavoro - dalla Legge Treu alla Legge 30 - hanno prodotto una insostenibile precarizzazione dei diritti e della vita degli immigrati, incarnando modelli sociali, rapporti politici e legislativi che costituiscono una vera e propria involuzione della tradizione culturale, politica e giuridica italiana.
Con il nuovo Governo le aspettative di un vero cambiamento di direzione, di una riforma sostanziale della normativa, si sono scontrate con una realtà fatta di rinvii, di segnali negativi, ed in ultimo con una riforma della Bossi-Fini, contenuta nel Disegno di Legge Amato-Ferrero, che non cambia di molto le condizioni dei migranti.
Riteniamo pertanto necessaria la modifica radicale di questa realtà fatta di diritti negati e di procedure umilianti e restrittive delle libertà: proponiamo una "Carta per la dignità e i diritti" per promuovere e rivendicare alcuni importanti principi e giuste richieste di modifica della condizione concreta dei cittadini immigrati di questo paese.