DIRITTI E DIGNITA' DEGLI IMMIGRATI
CONVEGNO NAZIONALE NUOVE RAGIONI PER RILANCIARE LE LOTTE PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DEGLI IMMIGRATI
29 marzo 2007 - Comunicati RdB CUB Immigrati
DAL CONVEGNO NAZIONALE NUOVE RAGIONI PER RILANCIARE LE LOTTE PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DEGLI IMMIGRATI
Si è svolto ieri pomeriggio a Roma il Convegno-Dibattito nazionale "Dalla Schiavitù del mercato alla conquista della dignità per gli immigrati", che ha visto la partecipazione di centinaia di immigrati presenti nella sala di Via Marsala, con delegazioni provenienti da varie regioni.
Al Convegno, promosso da RdB/CUB Immigrati, Comitato Immigrati Roma e Action Diritti in Movimento, erano presenti e sono intervenuti il Ministro per la solidarietà sociale Paolo Ferrero, la deputata Tana De Zulueta e il deputato Jacopo Venier.
Negli interventi dei tanti immigrati sono emerse tutte le denuncie sull’attuale situazione, tutte le critiche all’azione di Governo, tutti i punti deboli della bozza di disegno di legge presentato dai Ministri Amato e Ferrero.
Partendo da una realtà fatta di diritti negati, di procedure umilianti e liberticide, è stata proposta la CARTA PER LA DIGNITA E I DIRITTI DEI CITTADINI IMMIGRATI con l’obiettivo di promuovere e rivendicare importanti principi e giuste richieste di modifica della condizione concreta dei cittadini immigrati.
Dalla voce dello stesso Ministro Ferrero abbiamo avuto l’ennesima conferma della necessità di rilanciare una estesa mobilitazione degli immigrati.
Il Ministro ha confermato che da parte del Governo non vi è la volontà di abolire la Bossi-Fini, ma neppure di "superarla" rimettendo in discussione le linee fondamentali della legge.
Quindi, per il Ministro non vi sono le condizioni politiche per chiudere completamente e rapidamente il drammatico capitolo dei CPT, non vi sono le condizioni per una nuova sanatoria degli immigrati irregolari presenti in Italia (700.000 circa), e non vi sono le condizioni neppure per disdire la rapina dell’attuale convenzione per il rinnovo dei permessi tramite le Poste Italiane.
Di fronte alle promesse elettorali, allo stesso programma dell’Unione, siamo all’anno zero.
A questa sorta di "appello alla resa" in nome delle ragioni della politica, gli immigrati presenti hanno reagito con una aperta e democratica contestazione, scandendo slogan per i diritti, per la dignità, per la regolarizzazione, per la sanatoria.
Da questo appuntamento escono rafforzate le ragioni e la necessità di una crescente mobilitazione dei cittadini e lavoratori immigrati, senza una articolata e radicale lotta non si potrà ottenere dall’attuale governo nessun reale miglioramento delle condizioni degli immigrati.