Fico visita con USB le tendopoli di San Ferdinando: no agli accampamenti, sì all'accoglienza diffusa; contro la schiavitù dei braccianti serve il consumo critico
Come promesso giovedì scorso ricevendo a Montecitorio una delegazione dell’Unione Sindacale di Base, il presidente della Camera Roberto Fico ha visitato questa mattina le tendopoli di San Ferdinando, accolto da Aboubakar Soumahoro, del coordinamento lavoratori agricoli USB, dai rappresentanti dei braccianti USB dei due campi e dai fratelli di Soumaila Sacko, l’attivista USB ucciso a fucilate il 2 giugno.
Al presidente della Camera, che ha espresso le condoglianze ufficiali ai due fratelli e ai compagni di Soumaila, l’Unione Sindacale di Base ha ribadito le richieste del sindacato, vale a dire:
- piena verità e giustizia per la morte di Soumaila, perché anche se il nostro compagno non c’è più, la lotta per i diritti alla base del suo impegno sindacale deve andare avanti
- l’impegno delle autorità italiane per il rientro in Mali della salma di Soumaila
- un incontro con il ministro del Lavoro per discutere le condizioni inumane di vita e di lavoro dei braccianti agricoli
Il presidente Fico ha rassicurato la delegazione USB, dicendosi certo che l’incontro con il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ci sarà. Il presidente della Camera ha garantito il suo impegno affinché sia accelerato il percorso che riguarda sia i datori di lavoro che le istituzioni per l’azzeramento di ogni situazione di attendamento. Tendopoli e baraccopoli devono essere superate, in favore di un percorso abitativo all’insegna dell’accoglienza diffusa.
Per questo occorrerà che tutti i soggetti interessati, a ogni livello, siedano al più presto intorno allo stesso tavolo.
Fico ha ascoltato moltissimo i lavoratori e ha potuto rendersi conto di persona delle situazioni critiche tanto della nuova tendopoli, quella cosiddetta “ufficiale” in grado di ospitare in condizioni appena decenti soltanto 700 braccianti, quanto della vecchia tendopoli, dove regnano condizioni che è eufemistico definire inumane.
Il presidente della Camera ha anche voluto richiamare alle proprie responsabilità la nazione, perché un modo condiviso di combattere le moderne forme di schiavitù esiste, ed è la diffusione anche in Italia del consumo critico. Che equivale a dire “no alle merci vendute a prezzi stracciati” nella GDO, perché frutto del lavoro di braccianti pagati con pochi spiccioli, senza diritti, senza alcuna garanzia.
L’Unione Sindacale di Base ringrazia il presidente della Camera per l’attenzione dimostrata .
I prossimi appuntamenti di lotta sono la grande manifestazione nazionale di sabato 16 giugno a Roma contro le disuguaglianze sociali e per i diritti, la manifestazione dei braccianti sabato 23 giugno a Reggio Calabria e, il 30 giugno, il convegno di Foggia per l’elaborazione di una proposta di riforma del lavoro agricolo.
Coordinamento lavoratori agricoli Unione Sindacale di Base