"Giornata Mondiale dei Migranti tra crisi economica e diritti violati"

Roma -

“La giornata mondiale dei migranti viene ancora celebrata tra crisi economica, dignità e diritti calpestati alla luce di quanto visto nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Lampedusa e dei morti nel mare mediterraneo ormai diventato un vero cimitero umano”, commenta Soumahoro Aboubakar, responsabile nazionale del dipartimento Migranti della Unione Sindacale di Base (USB)

“La responsabilità morale e politica di questa situazione sono da attribuire da una parte alla politica del governo italiano attraverso la disumana e schiavista legge Bossi-Fini e dall’altra alle politiche ipocrite e mercificatrice dell’Europa. Un situazione ulteriormente aggravata dall’insostenibile crisi economica e dall’onda crescente di razzismi che imperversano ormai ovunque nei confronti dei migranti”, continua il sindacalista USB

“Non c’è più tempo, né ci sono scuse per il governo Letta per giustificare la mancata abolizione della legge Bossi-Fini e l’immediata chiusura dei CIE. Non ci bastano le parole di indignazione del capo di stato, Giorgio Napolitano, né tanto meno ci convincono le minacce sanzionatorie dell’Europa nei confronti dell’Italia per le raccapriccianti immagini nel CIE di Lampedusa perché siamo di fronte ad un vera sconfitta ed irresponsabilità della politica”, continua sdegnato Soumahoro

“Noi non ci arrendiamo. Ragione per la quale andremo con la prima Carovana per l’eguaglianza, la dignità e la giustizia a Bruxelles il prossimo anno”, conclude Soumahoro.