Migranti, dall’assemblea nazionale di Napoli le proposte per nuove azioni coordinate su lavoro, questioni di genere, regolarizzazione e accoglienza
Il 28 aprile, quando il movimento “Non sulla nostra pelle” ha manifestato per le strade della capitale dando voce alle rivendicazioni dei lavoratori migranti, ci eravamo dati appuntamento per una assemblea nazionale di due giorni a Napoli, per dar seguito alla volontà di protagonismo dei migranti, consapevoli di poter rappresentare la propria rabbia senza alcuna mediazione.
Centinaia di delegati da diverse città italiane sabato e domenica nei locali dell’ex OPG hanno discusso, approfondito, proposto e analizzato le contraddizioni che esistono all’interno del mondo migrante.
Importante la partecipazione di delegati e attivisti USB, con delegazioni provenienti da Roma, Torino, Pescara, Teramo, L’Aquila, Foggia, Piacenza. I delegati USB hanno rappresentato gli interventi nel mondo del lavoro, dalla logistica al bracciantato, dai servizi alla persona al commercio, sottolineando l’importanza di una organizzazione collettiva e di una conflittualità sindacale necessarie per l’affermazione dei propri diritti
Sabato, dopo una assemblea generale intensa per numero di interventi e per contenuti espressi, ha avuto luogo l’approfondimento dei quattro temi stabiliti: lavoro, questioni di genere, regolarizzazione, accoglienza e insediamento abitativo. I quattro tavoli di lavoro hanno restituito nella mattinata di domenica 18 i risultati delle lunghe ore di confronto.
Difficile sintetizzare la ricchezza del dibattito e dei contributi, ma proviamo a rappresentare le questioni maggiormente dibattute.
Dal tavolo LAVORO è giunta l’esigenza di una maggiore consapevolezza nell’affrontare la contrattazione, la conoscenza dei propri diritti, la lettura della busta paga, l’importanza di organizzarsi in maniera collettiva sui posti di lavoro. Importante e innovativa la proposta /protesta dei braccianti di Torretta Antonacci di occupare le terre incolte per coltivarle e produrre senza essere schiavi degli sfruttatori locali.
Dal tavolo QUESTIONI DI GENERE, l’importanza di una maggiore informazione e di coordinamento per tenere alte le tematiche delle migranti, sottoposte ad una doppia discriminazione. È stata sottolineata l’arretratezza della concezione che le questioni di genere siano solo una problematica del genere femminile!
Dal Tavolo REGOLARIZZAZIONE è arrivata l’esigenza di fare chiarezza e informazione sulle conseguenze del cosiddetto Decreto Cutro, con la proposta di una iniziativa comune in varie città davanti a prefetture e uffici immigrazione per il rispetto delle normative di legge da tenersi nella prima metà di luglio.
Nel tavolo ACCOGLIENZA E INSERIMENTO ABITATIVO, oltre a richiamare sulla necessità dell’iniziativa di luglio, c’è stata la rappresentazione delle difficoltà rilevate dai migranti per ottenere la residenza, l’inserimento nelle graduatorie per le case popolari, il razzismo dei proprietari di casa che rifiutano gli affitti ai migranti. Punto importante la lotta contro l’art. 5 della legge Lupi sulla residenza.
La grande partecipazione e la condivisione di esperienze e conoscenze sono stato il risultato importante della due giorni, sfociata nelle proposte per un’azione coordinata:
- il controllo popolare dei centri di accoglienza;
- l’adesione alla manifestazione nazionale contro il governo Meloni del 24 giugno a Roma;
- una iniziativa di protesta davanti a prefetture e Uffici Immigrazione nelle prime settimane di luglio.
USB Migranti
Napoli 19/6/23