Riunione USB Immigrati 26.06.2010

Nazionale -

Alla riunione erano presenti i compagni delle strutture USB Immigrati di Torino, Vicenza, Roma, Pisa, Napoli.

 

Premesso che erano assenti i compagni della Lombardia (Milano/Casalpusterlengo) e dell’Emilia (Castel San Giovanni).

 

La riunione è cominciata facendo un quadro delle condizioni lavorative (anche abitative, ecc..) alla luce del contesto di crisi che siamo vivendo e subendo con la perdita non solo del lavoro, ma anche del permesso di soggiorno. Poi si è fatto il punto sullo sviluppo e sull’attività degli sportelli, da cui si evince un andamento non univoco: in alcuni sportelli, il lavoro di organizzazione ha raggiunto buoni livelli, sia dal punto di vista dell’intervento più specificatamente sindacale che politico/sociale, sia dal punto di vista della dotazione dei servizi: legale, patronato, rapporti con questure e prefetture, in altri è ancora agli inizi e qualcun altro segna il passo, altri ancora prossimi all’apertura ( Palermo, Cagliari, Novara, Varese, Bergamo), mentre da altre situazioni si chiedono rapporti: Lucca, Massa Carrara, Salerno, Avellino.

 

I rapporti aumentano e si sviluppano e spesso i nostri sportelli si trovano in difficoltà per la crescita della richiesta d’intervento.

 

In generale l’attività è ovunque in crescita, anche se non ci nascondiamo le difficoltà legate sia alla crisi che all’azione del governo centrale, delle amministrazioni locali e in altri casi per le difficoltà dovute alla crisi.

 

Le problematiche che ci troviamo ad affrontare vanno da quelle classiche: permessi di soggiorno, regolarizzazioni, ricongiungimenti a quelle più specificatamente legate alla caratteristiche del territorio in cui si opera: problemi sanitari, alloggiativi, situazioni tipo Rosarno, repressione rispetto agli ambulanti, abusi delle forze dell’ordine; o problemi legati alla condizione lavorativa: cooperative e lavoro di assistenza alle persone e famiglie (badanti e colf) a Torino, cooperative (Vicenza), ambulanti a Pisa e Napoli, braccianti e operai agricoli in Campania in generale, ecc.

 

Sulle tematiche generali legate alla regolarizzazione delle colf e badanti, emerge il problema delle truffe, di chi non viene regolarizzato perché i datori di lavoro si rifiutano di andare a sottoscrivere il contratto o di chi è stato ingannato da truffatori di professione dopo aver pagato migliaia di euro.

 

Su questa situazione, frutto della disperazione di chi lavora nel sommerso e sperava in una possibilità di regolarizzazione, si rende necessaria una nostra mobilitazione che si ipotizza per la fine del mese di settembre al Ministero dell’Interno contro "la sanatoria truffa".

 

Dal punto di vista interno, alcune misure organizzative immediate:

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verificare e ottenere le password dal Ministero dell’Interno e dall’INAC per gli sportelli che ne siano sprovvisti;

trasmettere agli sportelli la scheda d’accoglienza da far redigere a chi accede agli sportelli;

creare un gruppo di traduzione per i nostri comunicati, individuato nelle persone di Abou (francese), Riad ( arabo), Sachib (urdu), Svitlana (russo), Kadim (inglese), Dafne (spagnolo) in modo da rendere comprensibile agli immigrati le nostre pubblicazioni;

redazione di un vademecum sindacale, con le indicazioni più importenti

circolazione delle cause legali intentate e concluse, e inizio di costruzione della rete dei legali ( su quest’ultimo punto è necessaria la massima coordinazione per impedire il crearsi di confusioni e impicci con i vari avvocati. Abou è incaricato a gestire e prendere i primi contatti e relazionare questo lavoro);

altri punto importante è quello della formazione: 4 componenti dello sportello di Pisa stanno frequentando un corso universitario di formazione sulla tutela dei diritti dei migranti ed è in preparazione a Lucca un corso da parte dell’INAC. Chiederemo loro di socializzare quanto appreso.

 

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Sulla questione dei rapporti con il movimento antirazzista e con le varie reti, si è arrivati alla conclusione che ove le piattaforme non entrino in contrasto con le giuste rivendicazioni degli immigrati ( vedi piattaforma 17 Ottobre 2009) e non servano a favorire operazioni politiche di interesse solo di questa o quella organizzazione grande o piccola che sia, non abbiamo nulla in contrario a confrontarci e a prendere iniziative comuni.

 

Quello che non vogliamo è perdere del tempo in mediazioni impossibili o tanto meno subordinare la nostra attività sindacale e sociale in scadenze convocate su piattaforma ambigua: la costruzione della USB immigrati e dei suoi sportelli, l’organizzazione degli immigrati sui loro bisogni e sui loro diritti debbono andare avanti senza condizionamenti.

 

Comunque il nostro impegno nei movimenti antirazzisti continua. A tale proposito, siamo tra i promotori della settimana di mobilitazione  decisa all riunione nazionale antirazzista del 3 luglio a Roma: queste iniziative in proagramma per il mese di ottobre si concluderà il 14 ottobre con un presidio sotto il Ministero dell’Interno a Roma.

 

Roma, 13 luglio 2010

 

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USB Immigrazione