SEGREGAZIONE DI "CLASSE"

In allegato il volantino

Nazionale -

Non importa se la mozione della Lega di istituire classi separate per gli alunni stranieri che non parlano la lingua italiana verrà tramutata in legge. La proposta è stata comunque approvata e questo, la dice lunga da chi sia composto il Parlamento italiano.


Come al solito sono i più deboli che pagano, ed in questo caso, ancor più efferato, i bambini.


Una scelta di” classi differenziate”, rivolta ad una classe economicamente più debole.


Aldilà delle implicazioni psico-pedagogiche, che troveranno qualificate ed  opportune contestazioni (ma chissà quanto comprensibili, dall’altra parte), aldilà della scarsa memoria storica, che ha riguardato la nostra emigrazione (compresa quella interna), ci preme sottolineare un altro aspetto.


L’ulteriore, mai abbandonata, suddivisione della società in classi d’appartenenza, anzi, l’“integrazione” di un’altra, ancor più emarginata, e privilegiato bersaglio della prossima crisi dell’”economia reale”, prodotto di quella finanziaria.


I migranti, quindi, non solo visti come pericolo per la nostra sicurezza, per il nostro benessere, per la nostra fede religiosa, ma anche colpevoli dei mali che affliggono la scuola, in quanto compromettenti l’insegnamento didattico. Si parte dall’infanzia, per educare i nostri figli    all’esclusione, alla disuguaglianza, alle barriere razziali, con lo scopo ultimo di ribadire quelle sociali.

Oggi, ci appaiono inutili gli appelli rivolti alla “società sana e democratica” contro l’apartheid in salsa italiana. Oggi, riteniamo che i migranti in prima persona debbano farsi soggetto attivo, che li veda protagonisti per una “legittima difesa” dei loro diritti. Oggi, riteniamo sia giunto il momento, che le loro mille voci urlassero, in << un giorno senza di loro >> la rabbia repressa, i loro diritti e le giuste rivendicazioni.