USB Migranti, da Roseto a Potenza: basta morti e basta sfruttamento dei lavoratori!
Venerdì 9 agosto a Roseto lavoratori migranti hanno incontrato nel centro di accoglienza straordinario locale il viceprefetto di Teramo illustrando la situazione di disagio per il sovraffollamento e per le condizioni di assenza di diritti per gli ospiti dei centri che attendono per anni una risposta alla propria richiesta di protezione internazionale.
All'interno del centro di accoglienza si é svolta un'assemblea pubblica tra gli ospiti del centro,i rappresentanti della prefettura, l'ente gestore e i rappresentanti del sindacato Usb.
É ormai chiaro a tutti , prefettura compresa, che la condizione di negazione del riconoscimento dei diritti stabiliti dalla legge Italia per l'accoglienza non é una condizione che é più accettabile.
Allo stesso tempo sabato 10 agosto il sindacato USB federazione Basilicata e USB lavoro migrante ha organizzato un presidio di protesta per la morte di Oussama, avvenuta giorni fa all'interno del Cpr di Palazzo San Gervasio , sulla cui morte sta indagando la magistratura. Nell'incontro ottenuto in Prefettura di Potenza una delegazione composta da dirigenti nazionali di Usb lavoro migrante proveniente da Torretta Antonacci, dall'Abruzzo, da Napoli, Roma e della federazione della Basilicata ha denunciato come il sistema riguardante questi centri sia ormai fallito ed ha espresso la necessità, nel più breve tempo possibile, la regolarizzazione di tutti i cittadini stranieri presenti sul territorio italiano e l'immediata chiusura di tutti i CPR.
Abbiamo inoltre richiesto la convocazione immediata di un tavolo sul caporalato.
Abbiamo più volte denunciato come il sistema di accoglienza in Italia si sia rivelando fallimentare ma soprattutto di come abbia creato le condizioni per lo sfruttamento e la ricattabilità dei lavoratori stranieri. Continuiamo a denunciare anche il sistema ricattatorio per cui la regolarità in Italia rimane ancorata alla presenza di un rapporto di lavoro, che obbliga i lavoratori stranieri ad accettare condizioni altrimenti inaccettabili. L’abolizione della Bossi –Fini è il primo passo.
La partecipazione di molti lavoratori migranti a queste iniziative , come anche l'ampia partecipazione all'assemblea del 21 Luglio Luglio ad Acate in Sicilia, sono la dimostrazione di una crescita delle lotte dei lavorati migranti che si stanno organizzando assieme al sindacato USB.
Inoltre in ognuna di questi territori , come in altre città da nord a sud , registriamo gravissimi ritardi nel rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno a fronte della legge che parla di 60 giorni. Al tempo stesso si stanno moltiplicando interventi ispettivi da parte di ispettorato del lavoro e forze dell'ordine , che stanno dimostrando come varie aziende dei settori dove più vengono impegnati i lavoratori migranti stanno approfittando della condizione di precarietà e sofferenza dei lavoratori stranieri . USB ritiene che il superamento di questa condizione generale di sfruttamento e sofferenza dei lavorati stranieri può essere superata solamente con un procedimento generalizzato di regolarizzazione nel più breve tempo possibile.
SUBITO REGOLARIZZAZIONE PER TUTTI I LAVORATORI STRANIERI!
USB LAVORO MIGRANTI