Archivio 2007 Comunicati
7 giugno 2007 - Comunicato RdB CUB Campania
Iniziativa degli Immigrati a Napoli
Si è svolto questa mattina un volantinaggio di protesta presso la Posta centrale di Napoli contro le nuove procedure sui rinnovi e richieste di permessi e carta di soggiorno.
L’iniziativa organizzata contro il protocollo del gennaio 2006, firmato tra Ministero dell’interno, Poste Italiane spa, associazione dei Comuni (Anci) e Istituti di Patronato, ha richiamato l’attenzione sui disagi quotidiani vissuti dai cittadini immigrati.
"E pensare che con questo protocollo, il ministero ed i promotori di questo provvedimento, avevano profetizzato di ridurre i tempi di attesa – ha detto Aboubakar Soumahoro – invece oggi verifichiamo ed assistiamo a una delle tante pagine vergognose di ciò che subiscono i cittadini immigrati in Italia"
Cosi una procedura che ancor prima dell’11 dicembre 06 costava, in termini economici non più di 15.00 euro (per la marca da bollo) è passata oggi a 72.12 euro per ogni pratica.
Dopo l’11 dicembre 06 ad oggi, su 613.121 domande presentate al 15 maggio scorso, solo 37.199 sono i permessi di soggiorno pronti su scala nazionale.
Quindi la proclamata rivoluzione " mai più file alle questure" non decolla, il calvario degli immigrati continua. Questa volta non solo davanti alle questure, ma nel mondo virtuale di internet, ovvero sul sito del Ministero dell’interno con le anomalie del caso.
E io Pago!! E io Pago!! E io Pago!!
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dalla direttrice dell’ufficio centrale di Napoli delle Poste italiane, nella persona della dott.sa Giuliana Nardacci.
Durante l’incontro i punti avanzati sono stati i seguenti:
1- l’abrogazione immediata del protocollo tra Ministero dell’interno, Poste Italiane spa, associazione dei Comuni (Anci) e Istituti di Patronato
2- la messa a conoscenza del numero di pratiche presentate dall’11/12/06 ad oggi tra Napoli e Provincia
3- il comportamento "non giustificato" di alcuni dipendenti nel rifiutarsi di accertare le pratiche
La direttrice si è impegnata sui seguenti punti:
1- la comunicazione entro giovedì 14 giugno del numero di pratiche presentate dall’11/12/06 ad oggi tra Napoli e Provincia
2- l’adozione di provvedimenti nei confronti di impiegati, qualora si verifichino irregolarità ai danni di cittadini immigrati
I promotori dell’iniziativa, presso atto dell’esito dell’incontro, hanno lanciato una campagna di raccolta della varia documentazione, tra tutte le comunità migranti, che consegneranno, in maniera formale, al Questore di Napoli.
COMITATO IMMIGRATI NAPOLI - FEDERAZIONE REGIONALE RdB-CUB – MEDICINA DEMOCRATICA NAPOLI
Per informazioni: Aboubakar Soumahoro 3479250741
5 giugno 2007 - Comunicato RdB CUB Campania
Rinnovi dei Permessi di Soggiorno alle Poste Italiane:
l’incubo dei cittadini immigrati continua
Permessi di soggiorno rinnovati e rilasciati in tempi reali e brevi. Questo è quanto è stato promesso ai milioni di cittadini immigrati, nel protocollo del gennaio 2006 firmato tra Ministero dell’interno, Poste Italiane spa, associazione dei Comuni (Anci) e Istituti di Patronato.
Un operazione che ammonta a 180 milioni per le spese postali e tessera elettronica, il tutto a carico dei cittadini immigrati.
E io Pago!! E io Pago!! E io Pago!!
Cosi dopo l’11 dicembre ad oggi, su 613.121 domande presentate al 15 maggio scorso, solo 37.199 sono i permessi di soggiorno pronti.
Quindi la proclamata rivoluzione " mai più file alle questura" non decolla e l’incubo e il calvario degli immigrati continua. Questa volta non davanti alle questure, ma "nel mondo virtuale di internet". Ovvero sul sito del Ministero dell’interno.
GIOVEDI 7 GIUGNO 2007 CONFERENZA STAMPA PRESSO LA POSTA CENTRALI DI NAPOLI
PIAZZA MATTEOTTI - ORE 10.00
COMITATO IMMIGRATI NAPOLI - FEDERAZIONE REGIONALE RdB-CUB - MEDICINA DEMOCRATICA NAPOLI
Bologna – martedì, 15 maggio 2007
VIA STALINGRADO 86/96:
CONTRO OGNI IPOTESI DI SVUOTAMENTO COATTO
Nei sei blocchi di Via Stalingrado vivono da anni decine di immigrati, con e senza famiglia; la vicenda di questo “centro di accoglienza” risale agli inizi degli anni ’90, con lotte e occupazioni, in seguito “legalizzate” tramite la presa in carico del servizio immigrati.
Ora l’Amministrazione Comunale ha deciso di mettere la parola fine, il più presto possibile, a questa situazione ritenuta da sempre come provvisoria ( per le condizioni degli stabili e per la vicinanza all’ex manifattura).
La RdB/CUB aveva posto alla Giunta comunale la necessità di trovare un percorso mirato, che veda tutelato il diritto ai residenti di vedersi riconosciuti, oltre al generale diritto all’abitazione, la specifica situazione di disagio abitativo: nessuno deve ritrovarsi per strada o essere costretto a subire la diffusa speculazione degli affitti capestro.
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra una delegazione RdB/CUB, presenti delegati dei residenti, e una rappresentanza dell’Amministrazione (Vice Sindaco Adriana Scaramuzzino, responsabili dei settori Casa, Immigrati e Servizi Sociali).
Nell’incontro la Vice Sindaco ha illustrato il piano di “svuotamento” degli stabili, tramite il monitoraggio dell’inserimento nelle graduatorie ERP (edilizia popolare) di alcuni nuclei familiari, e l’intermediazione dei servizi per il “reperimento sul mercato” di case in affitto e posti letto per gli esclusi dalle graduatorie.
La RdB/CUB ritiene che la soluzione di STALINGRADO non possa essere quella della semplice “intermediazione immobiliare” a prezzi di mercato: una amministrazione pubblica può e deve trovare strumenti e modalità speciali per situazioni speciali.
Se una Amministrazione locale alza di fatto bandiera bianca sull’assurdo mercato degli affitti di Bologna, almeno non ponga agli immigrati residenti in Stalingrado l’alternativa forzosa tra l’accettare un posto letto a 200-300 euro al mese e la messa in mora in quanto “occupanti senza titolo”.
La RdB/CUB non potrà accettare nessuna azione di forza, ma ritiene si debba trovare una soluzione collettiva, economicamente sostenibile e trasparente coinvolgendo attivamente gli stessi residenti di Via Stalingrado.
CUB/RdB Bologna ASIA/RdB Bologna
Luigi Marinelli Chiara Lombardi
26 aprile 2007 - Comunicato RdB CUB
APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL DISEGNO DI LEGGE DELEGA SULL’IMMIGRAZIONE
MANCA UNA VERA VOLONTA’ DI RIFORMA DELLA BOSSI-FINI
Il disegno di legge, che approvato dal Governo Prodi, verrà presentato al parlamento non corrisponde alle aspettative ed alle richieste del movimento per le libertà e i diritti degli immigrati.
Manca la volontà politica di scardinare i pilastri della Legge Turco-Napolitano e della Legge Bossi-Fini: rimangono legali i CPT, il meccanismo dei decreti flussi, le espulsioni, il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro.
Questa legge delega sembra corrispondere più alle esigenze del mercato del lavoro, piuttosto che all’emergenza dei diritti e delle libertà degli immigrati, in questo senso gli aggiustamenti della normativa sono finalizzati a rendere meno gravose le pratiche per le imprese, senza mettere in discussione la mercificazione degli immigrati, considerati soprattutto, se non esclusivamente, come braccia per il lavoro nelle officine e nei campi e non come cittadini migranti con diritti e libertà incondizionati.
Basti pensare che lo spirito di questa riforma parte dalla critica riguardo l’inefficienza della Bossi-Fini come legge contro la clandestinità, dimenticando che sono proprio queste norme, come la precendete Turco Napolitano e quella attualmente in vigore, a creare la condizione di clandestinità e illegalità.
Inoltre, rispetto al primo testo, sono saltate le novità che potevano ritenersi positive come l’accesso all’impiego nella pubblica amministrazione e risulta veramente discriminatoria e dal sapore colonialista la facilitazione all’ingresso per i "cervelli", quegli immigrati cioè dotati di saperi e conoscenze, formati intellettualmente nei paesi d’origine che vengono così espropriati ulteriormente di risorse umane necessarie al loro sviluppo.
Riteniamo necessario rilanciare le mobilitazioni per richiedere la definitiva cancellazione della Bossi-Fini e delle normative speciali per gli immigrati.
La RdB/CUB insieme ad altre realtà impegnate nella lotta per i diritti degli immigrati, ha già presentato una CARTA PER LA DIGNITA’ E I DIRITTI, come piattaforma di una contrattazione sociale nazionale che veda gli stessi immigrati protagonisti delle prossime necessarie iniziative di lotta.
Napoli – mercoledì, 18 aprile 2007
NAPOLI ASSEMBLEA PUBBLICA
”DALLA SCHIAVITÙ DEL MERCATO ALLA CONQUISTA DEI DIRITTI E DELLA DIGNITÀ DEI CITTADINI IMMIGRATI”
La RdB - CUB organizza per il 23 Aprile 2007 un assemblea pubblica un dibattito sulle politiche dell’immigrazione dal Titolo: “ Dalla schiavitù del mercato alla conquista della dignità per gli immigrati” in occasione del quale la RDBCUB presenterà la Carta per i diritti e la dignità degli immigrati.
Considerata l’importanza che il tema dell’immigrazione riveste nell’ambito delle politiche sociali, culturali ed economiche del nostro paese.
Questa assemblea verrà la partecipazione del Prefetto di Napoli, dell’assessore al commercio del comune di Napoli, dei presidenti della seconda e quarta municipalità, dei lavoratori ambulanti, dei cittadini immigrati.
Un attenzione sarà portata sulla situazione drammatica e le continui repressioni che vivono i venditori immigrati ambulanti, l’apertura di mercati per il commercio ambulante, la necessita di una regolarizzazione generalizzata per i cittadini immigrati presenti su8l territorio italiano.
Intervengono:
Il Prefetto di Napoli, Dott. Alessandro Pansa - L’assessore al commercio del comune di Napoli dott. Nicola Oddati, Il Presidente della 2da municipalità, dott. Alberto Patruno, Il Presidente della quarta municipalità, Dott. David Lebro, Il Responsabile del settore immigrati RdB - CUB, Aboubakar Soumahoro, La Coordinatrice nazionale RdB – CUB, Emidia Papi, Il Coordinatore Régionale RdB – CUB, Enzo De Vicenzo, Comitato Immigrati Napoli, Papa Gueye « Mass », Il Consigliere della seconda municipalità , dott. Pino De Stasio
LUNEDI, 23 APRILE 2007 15.00
ASSEMBLÉE PUBLIQUE
“ “DALLA SCHIAVITÙ DEL MERCATO ALLA CONQUISTA DEI DIRITTI ”
PRESSO la “Sala Gemito” - di fronte al Museo Nazionale Archeologico di NAPOLI
Per informazioni: Abou 3479250741
Verona, 21 Aprile: Manifestazioni dei migranti
Ci siamo. Le politiche del centrosinistra sul lavoro e sull’immigrazione dimostrano di essere quello che ci aspettavamo. Da un lato, il nascondersi dietro meri gesti di facciata e di cooptazione mirata (far diventare invisibili gli immigrati facendo sparire le code davanti alle questure; creare consulte sull’immigrazione prive di poteri reali e che servono solo a legittimare, con un falso consenso, quanto viene pensato e prodotto contro i migranti). Dall’altro, il proseguire sulla scia di dispositivi di legge e di governance della migrazione che trattano i migranti come indesiderabili, come mera mano d’opera, come equilibristi da trattenere tra clandestinità e sfruttamento mantenendo il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, gli ingressi legati a quote che hanno già da tempo dimostrato platealmente di non poter essere programmate nei regimi di accumulazione flessibile, offrendo i migranti agli sponsors (dalla caritas ai sindacati) come risorsa immediatamente monetizzabile.
Poco importa che il trasferimento alle Poste delle pratiche per il rinnovo dei permessi di soggiorno venga a gravare sulle tasche dei migranti per cifre insostenibili e che il sistema abbia già dimostrato di essere del tutto ingestibile. L’importante è che i migranti non si vedano.
Poco importa che i migranti siano da sempre già qui. L’importante è mantenere la finzione che che permette di pensare che essi vengano chiamati sulla base di contratti di lavoro stipulati all’estero e continuare a sfruttarli con il ricatto della clandestinità.
Poco importa che per i migranti non ci siano case, diritti, dignità. Quello che interessa è rapinarli anche del TFR, convincendoli a trasferirlo a fondi pensione (gestiti anche dai sindacati conferederali, che molti scrupoli non si fanno nei confronti degli stessi migranti che pagano loro le tessere), quando una pensione non l’avranno mai.
Per quanti sforzi facciano, i migranti non sono invisibili. Abbiamo imparato a prenderci i nostri diritti e le nostre case. Sappiamo che nussuno ci darà nulla, sinché non sarà spezzato il vincolo tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro e sinché non verrà ritirata quella legge 30 che, se permette un feroce sfruttamento dei precari italiani, per noi significa essere permanentemente a rischio di clandestinità e di espulsione.
La mobilitazione francese contro il CPE dell’anno scorso ci ha insegnato che la lotta contro la precarizzazione è possibile vincerla. La mobilitazione dei migranti negli USA il 1 maggio del 2006 ci ha insegnato che è possibile affermare la centralità del lavoro migrante e che il desiderio di una vita degna non può essere nascosto dietro alcun muro.
Siamo i migranti che occupano le case, se non ce le danno. Quelli che bloccano i cantieri, perché ci venga pagato quanto dovuto. Quelli che pretendono il rinnovo del permesso di soggiorno per tutti e in tempi brevi, perché ne hanno il diritto. Quelli che resistono e che inventano percorsi di lotta sul terreno del lavoro precario e dentro le false cooperative che piegano i migranti a rapporti di piena subordinazione ricattata.
Abbiamo deciso di prenderci la piazza per prenderci i diritti. Senza aspettare che un preteso governo amico trovi il tempo di risolvere le sue beghe interne o ci dica, di nuovo, che la responsabilità di ciò che decide è dell’Europa che esternalizza i CPT e organizza devastanti politiche del lavoro.
I migranti non hanno amici. Si organizzano da soli dentro pratiche di movimento che definiscono il comune delle lotte del lavoro migrante e del lavoro precario.
Chiamiamo migranti, coordinamenti di lotta e reti di movimento ad una manifestazione a Verona da tenersi nella seconda metà di aprile.
Per la regolarizzazione di tutti i migranti nello spazio europeo.
Contro il trasferimento alle Poste - una società privata che ci rapina legalmente - delle pratiche per il rinnovo del permesso di soggiorno.
Contro la legge truffa sul TFR.
Per la casa, per i diritti sociali di migranti e precari.
Coordinamento migranti Verona - Coordinamento migranti San Bonifacio
DIRITTI E DIGNITA’ DEGLI IMMIGRATI
CONVEGNO NAZIONALE NUOVE RAGIONI PER RILANCIARE LE LOTTE PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DEGLI IMMIGRATI
Roma – giovedì, 29 marzo 2007
29 marzo 2007 - Comunicati RdB CUB Immigrati
DAL CONVEGNO NAZIONALE NUOVE RAGIONI PER RILANCIARE LE LOTTE PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DEGLI IMMIGRATI
Si è svolto ieri pomeriggio a Roma il Convegno-Dibattito nazionale "Dalla Schiavitù del mercato alla conquista della dignità per gli immigrati", che ha visto la partecipazione di centinaia di immigrati presenti nella sala di Via Marsala, con delegazioni provenienti da varie regioni.
Al Convegno, promosso da RdB/CUB Immigrati, Comitato Immigrati Roma e Action Diritti in Movimento, erano presenti e sono intervenuti il Ministro per la solidarietà sociale Paolo Ferrero, la deputata Tana De Zulueta e il deputato Jacopo Venier.
Negli interventi dei tanti immigrati sono emerse tutte le denuncie sull’attuale situazione, tutte le critiche all’azione di Governo, tutti i punti deboli della bozza di disegno di legge presentato dai Ministri Amato e Ferrero.
Partendo da una realtà fatta di diritti negati, di procedure umilianti e liberticide, è stata proposta la CARTA PER LA DIGNITA E I DIRITTI DEI CITTADINI IMMIGRATI con l’obiettivo di promuovere e rivendicare importanti principi e giuste richieste di modifica della condizione concreta dei cittadini immigrati.
Dalla voce dello stesso Ministro Ferrero abbiamo avuto l’ennesima conferma della necessità di rilanciare una estesa mobilitazione degli immigrati.
Il Ministro ha confermato che da parte del Governo non vi è la volontà di abolire la Bossi-Fini, ma neppure di "superarla" rimettendo in discussione le linee fondamentali della legge.
Quindi, per il Ministro non vi sono le condizioni politiche per chiudere completamente e rapidamente il drammatico capitolo dei CPT, non vi sono le condizioni per una nuova sanatoria degli immigrati irregolari presenti in Italia (700.000 circa), e non vi sono le condizioni neppure per disdire la rapina dell’attuale convenzione per il rinnovo dei permessi tramite le Poste Italiane.
Di fronte alle promesse elettorali, allo stesso programma dell’Unione, siamo all’anno zero.
A questa sorta di "appello alla resa" in nome delle ragioni della politica, gli immigrati presenti hanno reagito con una aperta e democratica contestazione, scandendo slogan per i diritti, per la dignità, per la regolarizzazione, per la sanatoria.
Da questo appuntamento escono rafforzate le ragioni e la necessità di una crescente mobilitazione dei cittadini e lavoratori immigrati, senza una articolata e radicale lotta non si potrà ottenere dall’attuale governo nessun reale miglioramento delle condizioni degli immigrati.
DALLA SCHIAVITÙ DEL MERCATO ALLA CONQUISTA DELLA DIGNITÀ
Ripartire dalle richieste del movimento dei migranti
Roma – martedì, 27 marzo 2007
Intervengono:
* Il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero
* On. Tana De Zulueta (Verdi)
* On. Jacopo Venier (PdCI)
* Abousidik Soumahoro, responsabile Immigrazione Rdb-CUB
In questi anni si sono svolte tante mobilitazioni ed iniziative di lotta per denunciare e richiedere l’abrogazione delle leggi italiane alla base della vergognosa e drammatica situazione in cui versano gli immigrati nel nostro paese. In particolare la Legge Turco-Napolitano, e a seguire la Bossi–Fini, hanno rappresentato e rappresentano la negazione di diritti basilari. Queste norme "speciali", insieme alle riforme del mercato del lavoro - dalla Legge Treu alla Legge 30 - hanno prodotto una insostenibile precarizzazione dei diritti e della vita degli immigrati, incarnando modelli sociali, rapporti politici e legislativi che costituiscono una vera e propria involuzione della tradizione culturale, politica e giuridica italiana.
Con il nuovo Governo le aspettative di un vero cambiamento di direzione, di una riforma sostanziale della normativa, si sono scontrate con una realtà fatta di rinvii, di segnali negativi, ed in ultimo con una riforma della Bossi-Fini, contenuta nel Disegno di Legge Amato-Ferrero, che non cambia di molto le condizioni dei migranti.
Riteniamo pertanto necessaria la modifica radicale di questa realtà fatta di diritti negati e di procedure umilianti e restrittive delle libertà: proponiamo una "Carta per la dignità e i diritti" per promuovere e rivendicare alcuni importanti principi e giuste richieste di modifica della condizione concreta dei cittadini immigrati di questo paese.
Roma, 25 Marzo. Manifestazione immigrati
Domenica 25 Marzo ha avuto luogo la manifestazione indetta dal Comitato immigrati di Roma a cui ha aderito la RdB-CUB immigrati.
Migliaia di cittadini stranieri hanno sfilato ribadendo la loro opposizione alla Bossi-Fini e chiedendo una nuova legge, che riconosca i diritti di cittadinanza slegati dai contratti di lavoro.
Nei comizi conclusivi,oltre a riaffermare una regolarizzazione per tutti, il ritiro del protocollo con le poste, la reale chiusura dei CPT, è stato evidenziato come, spesso, l’immigrazione sia dovuta alle politiche espansionistiche di guerra, come la tendopoli di rifugiati afgani ed irakeni alla stazione Ostiense di Roma sta a dimostrare. Nelle conclusioni è stata, inoltre, considerata la necessità di ingegnarsi per uno sciopero, che coinvolga i cittadini immigrati, tale da rendere visibile la reale influenza, che l’immigrato esercita sull’economia della nazione.
Al termine è stato confermato l’appuntamento per il convegno dibattito, che avrà luogo mercoledì 28 Marzo in Via Marsala 42 alla presenza del Ministro Ferrero.
19 marzo 2007 - Comunicato RdB CUB Immigrati
LA BATTAGLIA PER LA REGOLARIZZAZIONE GENERALIZZATA!
ORA O MAI PIU’!!
Dopo il successo della formidabile assemblea, che ha riunito il 24 febbraio scorso più di 600 cittadini immigrati, di forze antirazziste, Sindacati e forze politiche e sociali, provenienti della città di Napoli, la Provincia e della Regione Campania, Il comitato Immigrati Napoli, i sindacati e le forze antirazziste, nell’obbiettivo di continuare la lotta per la regolarizzazione generalizzata di tutti i cittadini immigrati e la richiesta di una vera politica alternativa (che questo governo non ha ancora dimostrato) alla legge Bossi - Fini, fanno appello a tutta la società a partecipare alla Manifestazione Regionale convocato per Sabato 24 Marzo a Napoli.
DOPO TANTI PROCLAMI, TANTI CONVEGNI IL CALVARIO DEI CITTADINI IMMIGRATI CONTINUA!
QUESTO GOVERNO PRODI NON CI CONVINCE!!
NON FARTI RAPPRESENTARE!! PARTECIPA IN PRIMA PERSONA!!
Per:
1. La regolarizzazione generalizzata di tutti gli immigrati presenti in Italia.
2. L’abrogazione della legge Bossi–Fini, Turco–Napolitano e Contratto di Soggiorno.
3. Il ritiro immediato del "Protocollo vergognoso" sui permessi e carta di soggiorno, firmato tra Ministero Interno, Patronati, ANCI e Poste Italiane.
4. La chiusura immediata dei Centri di Permanenza Temporanea (Cpt).
5. Contro l’operazione anti -immigrati in corso ( venditori ambulanti).
6. l’avvio di una vera politica sulla base dei principi del diritto di cittadinanza (asilo politico,casa, salute, lavoro,sicurezza, amnistia)
SABATO, 24 MARZO 2007 h. 9.00
MANIFESTAZIONE REGIONALE
NAPOLI – PIAZZA GARIBALDI
COMITATI IMMIGRATI NAPOLI, COMITATO IMMIGRATI CASERTA, FED. REGIONALE RDB/CUB, COLLETTIVO NO BORDER, MEDICINA DEMOCRATICA NAPOLI, OPERA NOMADI NAPOLI, ORIENTALE AGITATA
Per informazione ed adesioni: abousidick@libero.it Cell: 3479250741
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Dalla schiavitù del mercato alla conquista della dignità per gli immigrati
Convegno, 28 marzo 2007, ore 16,30
Roma. Sala Salesiani, via Marsala 42
La RDBCUB Immigrati ha organizzato per il giorno 28 Marzo, presso la Sala Salesiani di Via Marsala 42 Roma, ore 16.30, un convegno dal Titolo"Dalla schiavitù del mercato alla conquista della dignità per gli immigrati" durante la quale sarà presentata la Carta della dignità e dei diritti degli immigrati, da noi elaborata e che ha trovato l'adesione di numerose associazioni, comitati e di tanti che si occupano di immigrazione.
27 febbraio 2007 - Comunicato RdB CUB
CRISI DI GOVERNO E IMMIGRATI
DAI 12 PUNTI DI PROGRAMMA DEL GOVERNO PRODI BIS SCOMPARE LA QUESTIONE IMMIGRATI
Nei 12 punti presentati da Prodi per il programma del prossimo Governo non c’è la riforma della Bossi-Fini.
Prodi si dimentica degli immigrati?
confermate tutte le iniziative di mobilitazione e lotta per le libertà e i diritti
La crisi di Governo non ferma la protesta degli immigrati e rimangono confermate tutte le iniziative indette per l’abolizione della Bossi-Fini.
La richiesta di soluzione ai problemi reali, come quello degli immigrati sottoposti ad una legge razzista come la Bossi-Fini, deve arrivare con forza nelle "stanze della politica".
Il Governo Prodi, già nella bozza di riforma dei Ministri AMATO e FERRERO, aveva dimostrato di non voler affrontare i veri problemi degli immigrati, confermando l’esistenza dei CPT, dei decreti flussi, l’introduzione di una cauzione di garanzia per l’ingresso ecc…
Nel frattempo la situazione concreta, a cominciare dalla nuova procedura di rinnovo dei permessi alle Poste, è gravemente peggiorata.
E’ uno scandalo che di fronte a questa grave situazione ci si "dimentichi" della condizione degli immigrati, mentre si confermano altre scelte NEGATIVE come l’intervento in Afghanistan, la costruzione della Torino-Lione (TAV), le privatizzazioni dei servizi pubblici, i tagli alla pubblica amministrazione, l’attacco alle pensioni…
Per dire che questo non si può accettare passivamente, che bisogna rispettare e accogliere le proposte avanzate in tutti questi anni di lotte dagli immigrati, per rilanciare una nuova campagna di rivendicazione dei diritti negati è necessaria una nuova mobilitazione nazionale per
> la libertà di circolazione e la regolarizzazione permanente per tutti i migranti presenti in Italia
> la chiusura definitiva dei CPT, senza la creazione di nuovi lager
> l’abrogazione della legge Bossi-Fini, senza che si torni alla precedente Turco-Napolitano
> la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
> una legge in materia d’asilo politico che tuteli realmente i richiedenti e i rifugiati
> una cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti i migranti
> il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi e delle carte di soggiorno
> fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione
> una nuova normativa che garantisca pieni ed effettivi ricongiungimenti familiari
> per fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione
> per l'abrogazione di tutti i reati connessi alla clandestinità, per la non punibilità ovvero l'amnistia-indulto per i reati legati alle lotte sociali
> contro la guerra e per l'abrogazione della legge Pisanu che criminalizza gli immigrati.
Manifestazione NazionaleBologna 3 Marzo 2007 ore 14:30 Piazza Nettuno
6 febbraio 2007 - Comunicato RdB CUB
Immigrazione: prende forma la futura Legge Amato-Ferrero
Il Governo continua a girare intorno ai veri problemi degli immigrati
scarica il volantino doc.zip
Nel testo semidefinitivo del disegno di legge delega sull’immigrazione, che il Governo si impegna di far approvare entro la fine del 2007, non troviamo la volontà di un vero superamento della Bossi-Fini, mentre si rilanciano i contenuti della passata Turco-Napolitano.
CPT: per la Commissione De Mistura i CPT risultano come "non adeguati" e "non idonei", ci sono "disagi" per le forze dell’ordine e per le persone trattenute, ma dopo questi giudizi assolutamente riduttivi sulla reale natura dei CPT, rimane il fatto che i CPT, forse non resteranno per le badanti e le colf, ma per le altre categorie di lavoratori (dai metalmeccanici, ai pulitori ecc...), non restano per i pregiudicati (immediatamente espulsi) non restano per i malati, i minori…
Si tratta della famosa "umanizzazione" dei CPT, anzi il Ministro Ferrero dichiara che i CPT si potranno chiudere solo "quando saranno svuotati" (?), ma se rimarranno in piedi le principali norme capestro sugli ingressi e sulla permanenza quando mai potranno essere vuoti?
DICHIARAZIONE DI ACCESSO: prende il posto del "soggiorno turistico", previsto per chi si presenterà come turista alla frontiera al momento in cui arriva in Italia e avrà validità per meno di tre mesi (è un adempimento comunitario per il quale il nostro paese sta rischiando la procedura di infrazione).
DURATA DEI PERMESSI DI SOGGIORNO: da un anno per i lavoratori stagionali a 3 anni per chi lavora a tempo indeterminato. I permessi scaduti restano validi fino al rinnovo.
RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI: avranno la stessa durata del permesso di soggiorno dell’immigrato con cui ci si ricongiunge, necessario garantire reddito e alloggio adeguato per poter fare la richiesta.
DECRETI FLUSSI E COLLOCAMENTO: la programmazione dei flussi sarà triennale creando un meccanismo che funzioni nel corso di tutto l’anno. Le assistenti familiari (badanti) avranno quote più ampie. Si prevedono graduatorie tramite una specie di liste di collocamento tenute nel paese di provenienza (consolati e ambasciate).
SPONSOR E DOTE: ritorna lo sponsor (istituzioni, associazioni e privati che garantiscono per il lavoratore immigrato) e arriva la dote, l’aspirante lavoratore immigrato potrà avere una "dote" propria che gli permetta di "autosponsorizzarsi" e di venire in Italia depositando in anticipo e a titolo di garanzia una somma di denaro (il numero di immigrati per l’accesso con dote è stabilito dal Governo).
DIRITTO ORDINARIO E SPECIALE: per le espulsioni degli immigrati si occuperà il giudice ordinario, mentre il diritto speciale penale sarà utilizzato per i reati connessi all’organizzazione dell’immigrazione clandestina.
PROCEDURA DI RINNOVO ALLE POSTE: lo stesso Ministro Amato ha definito "una rapina" l’attuale costo dei permessi di soggiorno (più di 70 euro) e si impegna a trasferire le competenze ai comuni per ridurre i costi; ma la procedura tramite le poste italiane e i costi non sono stati autorizzati da questo Governo? Bisognerà aspettare la nuova legge per fermare questa rapina?
DIRITTO DI ASILO RIMANDATO: le norme sull’asilo politico non rientreranno nella legge di riforma della Bossi-Fini, ma sono rimandate a parte tramite un decreto attuativo delle norme comunitarie.
DIRITTO DI CITTADINANZA: non farà parte della riforma ma sarà a parte, bisognerà essere residenti da 5 anni e la nazionalità sarebbe automatica per bambini nati in Italia, riconoscimento del diritto di voto amministrativo passivo e attivo.
Di fronte a queste anticipazioni diventa ancora più importante ed urgente rilanciare le mobilitazioni per i diritti e le libertà degli immigrati, il primo appuntamento è per la MANIFESTAZIONE NAZIONALE contro i CPT e la Bossi-Fini
il 3 MARZO a Bologna
16 gennaio 2007 - Comunicato Sportello Immigratiti Roma RdB CUB
INCONTRO SPORTELLO IMMIGRATI RDB-CUB ROMA E COMUNITA’ DELLO SRI-LANKA DI ROMA
Domenica 14 Gennaio si è tenuto un’incontro tra la Comunità srilankese di Roma e lo sportello immigrati della RdB-CUB . Erano presenti il presidente della Comunità, Adikari Sudath, e l’avvocata Federica Stelli.
Nell’incontro sono state affrontate le problematiche tecnico/legali inerenti i limitati diritti degli stranieri e più in generale lo status dell’immigrato nell’ambito socio-lavorativo.
E’ stato ribadito il nostro ruolo di affiancamento e supporto alle esigenze degli stranieri, i quali hanno manifestato come sia necessario un maggiore impegno, da parte loro, per la conquista e difesa dei diritti di cittadinanza, piuttosto che adagiarsi in un vuoto e sterile assistenzialismo.
La discussione ha evidenziato, come il nuovo Governo reputi, in continuità con il precedente, l’immigrazione fenomeno emergenziale e come non vi siano stati significativi mutamenti, se non nel businnes dei kit postali.
Al termine dell’incontro, si è manifestata solidarietà verso la famiglia bangladese coinvolta nella tragedia di P.zza Vittorio, sottolineando la non fatalità dell’episodio, che maggiori controlli sullo sfruttamento degli affitti avrebbe potuto evitare.
Si è, inoltre, stigmatizzato il comportamento della polizia contro il presidio di solidarietà, che dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, come questo Governo intenda operare, anche in ambito nazionale, nei confronti dell’immigrazione e dei movimenti in sua difesa.
16 gennaio 2007 - Comunicato RdB CUB
DIRITTI DEI MIGRANTI: IMMINENTE LA MOBILITAZIONE DELLE RDB-CUB
Il sindacato di base esprime solidarietà agli immigrati vittime delle recenti tragedie e condanna le cariche della polizia al presidio di protesta dell’Esqulino
Ogni giorno si aggiungono nuove tragedie ad una lista lunghissima di altre tragedie che vedono vittime le immigrate e gli immigrati. La notte dello scorso 13 gennaio, in un palazzo nel quartiere Esquilino a Roma, una giovane donna del Bangladesh e suo figlio di otto anni sono morti gettandosi dal quarto piano nel tentativo di sfuggire all’incendio del loro appartamento, dove vivevano stipate con altre dodici persone; ieri, sempre a Roma, è morta in un altro incendio una donna rumena.
Inoltre il presidio di solidarietà e di denuncia delle drammatiche condizioni di vita di tanti immigrati, che si stava svolgendo dopo il rogo all’Esquilino, è stato ferocemente caricato dalle forze dell’ordine provocando quindici feriti.
"Queste tragedie recenti sono la conferma assoluta della necessità di affrontare e risolvere radicalmente l’estrema precarietà di milioni di persone", commenta Emidia Papi dirigente nazionale delle RdB-CUB: "parlare sempre di "fatalità" e di incidenti è una maniera sporca per nasconderne le cause profonde".
Prosegue l’esponente RdB: "Se grave e drammatica è la situazione di chi è costretto a vivere e a morire in condizioni di privazione dei principali diritti di cittadinanza, ancora più inaccettabile è il tentativo da parte dell’ Amministrazione comunale, delle Forze dell’ordine, del Governo, di reprimere la denuncia e la protesta contro le speculazioni sugli affitti, contro le politiche di segregazione e di sfruttamento della Bossi-Fini, legge che questo Governo mostra di non volere abolire".
"Le RdB-CUB, esprimendo la propria solidarietà ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime e condannando le cariche della polizia, invitano tutte/i a partecipare alle imminenti mobilitazioni che saranno promosse da un ampia rete di realtà sociali e politiche: per il diritto alla casa, per una politica dell’accoglienza degli immigranti, per l’abolizione della Legge Bossi-Fini" conclude Emidia Papi.