IMMIGRATI: BOLOGNA, PARTITO CORTEO NO GLOBAL CONTRO CPT

Bologna -

3 marzo 2007 - Adnkronos

IMMIGRATI: BOLOGNA, PARTITO CORTEO NO GLOBAL CONTRO CPT
PER LA QUESTURA SONO 1500, PIU' DEL DOPPIO PER ORGANIZZATORI

Bologna, 3 mar. (Adnkronos) - 'Nessun lager sulle nostre terre'. Questa la frase che campeggia sul grande striscione che apre il corte nazionale dei disobbedienti appena partito da piazza Maggiore a Bologna per chiedere la chiusura immediata dei Cpt. I manifestanti sono 1500 secondo la Questura, oltre il doppio per gli organizzatori. Tra i presenti anche il leader no global Luca Casarini, giunto a Bologna insieme a 500 compagni del Veneto. In piazza Nettuno, al concentramento, anche il consigliere comunale indipendente, eletto a Bologna nelle liste del Prc, Valerio Monteventi, il segretario provinciale dei Verdi, Carlo Bottos e Oreste Scalzone ex membro di Potere operaio. In corte sfilano molti immigrati, tantissimi giovani dei centri sociali e degli spazi autogestiti giunti da Marche, Emilia Romagna, Friuli, Trentino, Napoli, Genova, Roma, Torino, Milano e Firenze. Alla manifestazione, accanto agli striscioni, anche le bandiere delle Rdb e dei Verdi. In testa alla sfilata un camion sound system del teatro polivalente occupato, seguito da un secondo mezzo dal quale viene diffusa la musica e gli slogan dei partecipanti. Sono ben 11 mezzi della polizia, stipati tra piazza Santo Stefano e via Gerusalemme, che blindano dalle 15 di questo pomeriggio casa Prodi, a Bologna, dove e' attualmente il premier per il week and, in occasione del corteo nazionale dei disobbedienti per la chiusura dei Cpt. Decine i poliziotti in tenuta antisommossa che stazionano a pochi metri dal portone di casa del premier Romano Prodi. Almeno una ventina i carabinieri, accanto ad altrettanti uomini della Questura che sbarrano l'ingresso a via Gerusalemme da strada Maggiore. Il corteo che, su richiesta della Questura, e' sfilato in via San Vitale e non in strada Maggiore, come proposto inizialmente dai manifestanti, ha comunque offerto un inaspettato diversivo. Uno dei due camion sound system infatti, non potendo passare sotto l'arco di via San Vitale, ha dovuto staccarsi dal corpo centrale del corteo e sfilare singolarmente, proprio davanti alle divise delle forze dell'ordine che presidiavano i dintorni di casa Prodi. Tranne qualche slogan e la musica ad alto volume, il contrattempo tecnico non ha causato alcun problema.