USB con le comunità straniere di Roma contro le discriminazioni di Poste Italiane per l’apertura di conti di base ai richiedenti asilo

Roma -

Giovedì 8 giugno come sindacato USB siamo stati al fianco delle comunità straniere di Roma che hanno deciso di dire basta alle discriminazioni di Poste Italiane e degli istituti bancari per quanto riguarda l’apertura dei conti di base per i richiedenti asilo. Da mesi ai nostri sportelli, oltre che a quelli delle comunità straniere a Roma  si presentano richiedenti asilo da diversi Paesi che, nonostante si trovino in possesso di un permesso di soggiorno per richiesta asilo ai sensi dell’art. art. 4 c. 3 del dlgs 142/2015, si vedono negare l’apertura di un conto corrente da parte di Poste Italiane.

L’interpretazione della maggior parte degli uffici postali a Roma è che questo documento non sia valido per poter aprire un conto. Inoltre nei pochi casi in cui avviene l’apertura del conto le modalità per concludere l’iter risultano comunque macchinose, con un periodo di attesa che può durare settimane o mesi per quanto riguarda i lunghissimi controlli imposti dalla dirigenza di Poste Italiane. Senza contare le problematiche, nei casi di avvenuta apertura dei conti, in cui dopo alcuni mesi le operazioni vengono bloccate a causa di una lettura errata della norma da parte di Poste Italiane.

Non avere un conto corrente crea l’impossibilità di accedere al mercato del lavoro in maniera regolare, vista l’assenza di un Iban sul quale versare il proprio salario e costringe al lavoro nero migliaia di persone nel nostro Paese. Una condizione assolutamente inaccettabile, che risulta estremamente discriminatoria ed ingiusta.

Giovedì 8 siamo stati all’ufficio postale di Piazza Dante a Roma, nella principale zona multietnica della città, assieme ai rappresentanti delle comunità. Siamo stati ricevuti dalla vicedirettrice dell’ufficio, che ha dimostrato disponibilità al dialogo, e a lei abbiamo denunciato la grave discriminazione messa in atto da Poste Italiane, chiedendo una risposta concreta nel singolo ufficio postale e di di garantire l’apertura di un conto per tutti, ribadendo che monitoreremo la regolarità delle operazioni. Abbiamo anche chiesto di segnalare questa situazione alla dirigenza di Poste Italiane.

La mobilitazione non è che l’inizio di altri momenti che nelle prossime settimane ci vedranno protagonisti, al fianco delle comunità straniere di Roma, in altri uffici postali segnalati da persone che si sono viste negare questi diritti basilari.

Torneremo da Poste Italiane per chiedere di interrompere le condotte discriminatorie e perché avvenga il riconoscimento di un conto di base per tutti i richiedenti asilo.

La prossima azione decisa con i lavoratori migranti è la richiesta di incontro al prefetto di Roma, che in qualità di rappresentante del governo ha l’obbligo di far rispettare le leggi.

La manifestazione del 28 aprile ha rilanciato la lotta dei migranti, e sempre più numerose sono le rappresentanze dei lavoratori migranti che hanno compreso l’importanza di prendere nelle proprie mani l’affermazione dei propri diritti!

Verso L’ASSEMBLEA DELLE LOTTE  MIGRANTI IL 17 E IL 18 GIUGNO A NAPOLI

Verso la MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 24 GIUGNO A ROMA

CONTRO IL GOVERNO RAZZISTA DELLA MELONI!

Avanti fino alla vittoria!

Non sulla nostra pelle!

Equal rights for all!

 

USB Migranti

Roma 9/6/23